Coinvolto nella struttura di più di 200 enzimi, ha un ruolo chiave in numerosi processi biochimici del nostro corpo. Senza di esso praticamente non funziona niente. Perchè questo metallo è coinvolto nel metabolismo della vitamina A,nel metabolismo degli ormoni, permette la cicatrizzazioe delle ferite, è in stretto rapporto con l’insulina e stabilizza la cellule corporee. Protegge il corpo dai radicali liberi, dall’intossicazione di metalli pesanti e da cellule degenerate.
La carenza di zinco può avere diverse cause. Può dipendere dall’alimentazione, essere favorita da un errato stile di vita oppure essere causata da uno squilibrio interno o da una malattia.
L’alimentazione, di fatto, ci dovrebbe fornire le giuste quantità di zinco. Quasi tutti i cibi infatti ne contengono: le piante lo estraggono dal terreno, gli erbivori lo assumono grazie alla nutrizione e i carnivori lo trovano nel loro cibo. Gli alimenti di origine animale sono tra i più ricchi di zinco: pesce, carne (la carne di pollo è quella che ne contiene meno) crostacei, gamberi, uova, latte e formaggio. Una posizione di rilievo è occupata dalle ostriche! Rispetto agli alimenti animali, quelli vegetali presentano quantità di zinco nettamente inferiori. I cereali integrali ne contengono in quantità molto significativa ma quando vengono raffinati lo perdono completamente.
Quindi l’alimentazione dovrebbe fornire lo zinco che serve ma a volte il fabbisogno è aumentato oppure la biodisponibilità o la capacità intestinale di assorbirlo sono diminuite. Anche uno stress prolungato nel tempo porta ad una carenza di zinco.
Sicuramente adesso vorrete sapere se il vostro corpo dispone di una quantità di zinco sufficiente. Ma non è così ovvio capire come stanno le cose. Le analisi del sangue infatti misurano solamente lo stato momentaneo del materiale esaminato di volta in volta e nel caso di un minerale come lo zinco misurano solo la quantità circolante nel sangue in un determinato momento. Così può capitare che i valori dello zinco nel sangue siano soddisfacenti ma che quelli nelle cellule non lo siano e risultino davvero troppo bassi.
In questo senso un metodo efficace per conoscere lo stato dell’arte dei minerali, e nel caso specifico dello zinco a livello cellulare, è l’analisi del capello ovvero il mineralogramma. Il contenuto di zinco presente nei capelli infatti, fornisce un buon quadro medio delle riserve di zinco e della sua attività metabolica degli ultimi tre mesi.