Non solo durante tutto l’anno ma anche e forse soprattutto d’estate, si moltiplicano le occasioni per concedersi momenti di relax di fronte ad una birra ghiacciata o un accattivante cocktail colorato o ancora un bel bicchiere di vino, ma facciamo anche due, senza il quale una profumata frittura di pesce non produce lo stesso piacere.
Per chi voglia mantenere il proprio peso, a fronte di un’alimentazione curata e consapevole, qualche bicchiere delle inebrianti bevande non necessariamente deve costituire un danno.
Per chi invece, proprio perchè è estate, sta cercando attivamente di perdere peso e di ridurre gli accumuli di grasso, va ricordato che l’alcool ci rema contro. E qui spiego perchè.
L’acool fa ingrassare perché attiva citochine pro-infiammatorie e 4 principali tipi di ormoni : dopamina, galanina, grelina, resistina e non ultimo, genera resistenza leptinica.
Ma come agiscono questi ormoni?
L’alcol per prima cosa iperattiva i centri della dopamina in maniera simile a molte altre sostanze che danno dipendenza. Agendo infatti sui recettori degli oppiacei e da lì sui centri dopaminergici (quelli che sprigionano dopamina=piacere), l’assunzione di alcol genera una richiesta di ulteriore stimolazione di quei centri e quindi chi beve alcol con una certa frequenza tende a berne sempre di più. Questo è un fatto piuttosto noto e se ne conoscono bene le ragioni.
La galanina è un entero-neuropeptide che va a stimolare una parte dell’ipotalamo determinando una maggiore sensazione di fame e un crescente desiderio di cibi grassi e proprio di alcol stesso. Le ragioni di questo meccanismo risiedono in una mutazione genica di vecchissima data funzionale alla nostra sopravvivenza in climi freddi. Si tenga presente dunque la catena direttissima: alcol-galanina-voglia di un altro po’ di alcol e via così…
Poi c’è la grelina, enterochina prodotta nello stomaco, che da una parte stimola l’appetito quando lo stomaco è vuoto e dall’altra rallenta il metabolismo!. Più alti i livelli di grelina più forte la voglia di bere e di mangiare. E per un effetto volano biochimicamente supportato più si tende ad aumentare l’alcool più si alzano i livelli di grelina con la consequenza di abbassare il metabolismo e avere sempre fame.
E poi c’è la resistina che come dice il nome genera “resistenza”…insulinica! Ovvero rende più difficile il lavoro dell’insulina stimolando le cellule pancreatiche a produrne sempre di più. L’alta insulina in circolo genera accumulo di grassi e infiammazione (l’adipocita produce infatti citochine infiammatorie IL1, IL6, TNF-alfa) e l’infiammazione attrae in loco macrofagi e/o neutrofili che secernono ancora resistina e il circolo vizioso si cronicizza.
Insomma, l’alcol stimola una vera orchestra di sostanze e segnali infiammatori e ingrassanti. Ragion per cui non ci si disseta con una bella birra ghiacciata, magari due! O un bel cocktail fresco che aaaahhh che piacere! Ci si disseta con un bel bicchierone d’acqua e poi si sorseggia con molta parsimonia ciò che rende piacevole una serata e ciò che va utilizzato e trattato con molto, ma molto rispetto per il nostro sensibile organismo.